Trovi la prima parte delle migliori storie del 2024 a questo link.
Il disertore
di Sarah A. Topol sul New York Times Magazine
Non voleva combattere la guerra di Putin in Ucraina. Voleva solo sopravvivere. Ma per tornare dalla sua famiglia e vivere in pace, sarebbe dovuto fuggire. Una storia d’amore, in cinque parti. Un capolavoro assoluto.
La guerra di spionaggio russa nell’Artico
di Ben Taub sul New Yorker
Per anni la Russia ha utilizzato come laboratorio la città norvegese di Kirkenes, confinante con la sua roccaforte nucleare, testando lì operazioni di intelligence prima di replicarle in tutta Europa. Un reportage.
Putin rivoleva il suo sicario. Una madre voleva che il proprio figlio giornalista tornasse a casa
di Joe Parkinson, Drew Hinshaw, Bojan Pancevski e Aruna Viswanatha sul Wall Street Journal
Un dettagliato reportage racconta come si sono sviluppate le trattative segrete per liberare Evan Gershkovich, il reporter del Wall Street Journal, e gli altri prigionieri. Tutto si è svolto in tre continenti e ha coinvolto agenzie di spionaggio, miliardari, politici ai più alti livelli, a cominciare da Joe Biden in prima persona, e la più accanita sostenitrice di Gershkovich: sua madre.
Cento chilometri d’inferno
di Caitlin Dickerson su The Atlantic
Un tempo il Darién Gap era considerato impraticabile. Oggi centinaia di migliaia di migranti rischiano terreni insidiosi, violenza, fame e malattie per attraversare la giungla e raggiungere gli Stati Uniti. Un reportage.
L’hamburger è un ritratto dell’America
di Priya Krishna e Tejal Rao sul New York Times
Quanto un semplice panino, con tutte le sue possibili varianti, può raccontare della cultura e della storia di un paese.
L’effetto di Sephora sulle preadolescenti
di Jia Tolentino sul New Yorker
Le ragazzine imitano le semi-professioniste che vedono sui loro telefoni, assorbendo idee di bellezza radicate in desideri profondi e capitolazioni.
Prima della mia visita al Sephora di SoHo, ho creato un account TikTok vuoto e selezionato “bellezza” come mio unico interesse. Poi ho fatto scrolling. Nel giro di pochi minuti, mi è stato mostrato un video che documentava la skincare routine di una bambina di nove anni e poi un post brandizzato con una bambina influencer e la didascalia “Skincare notturna per bambine di 6 anni”.
Jia Tolentino è autrice della raccolta di saggi Trick Mirror. Le illusioni in cui crediamo e quelle che ci raccontiamo, pubblicata dalla nostra casa editrice NR edizioni
Come la vita perfetta negli Hamptons mostrata su Instagram è finita in tragedia
di Katherine Rosman sul New York Times
Una coppia ha raccontato sui propri social un mondo di feste e vacanze scintillanti. I soldi per sostenere quella vita non esistevano. Una storia che mescola tutti gli ingredienti della tragedia contemporanea. E l’apertura del pezzo racchiude la perfezione giornalistica:
Nella moderna Gilded Age di New York, in cui Instagram è invaso da sfrenate ostentazioni di ricchezza, Brandon e Candice Miller erano la famiglia reale.
L’uomo invisibile
di Patrick Fealey su Esquire
Abbiamo letto innumerevoli articoli e analisi sulla crisi dei senzatetto in America. Ma mai un racconto in prima persona. Patrick Fealey è stato uno scrittore per tutta la vita; prima come giornalista e critico pluripremiato, poi come disoccupato alle prese con una depressione maniacale e, infine, come persona che vive nella sua auto in una città del Rhode Island, scrivendo tutto il giorno su un vecchio laptop collegato all’accendisigari e dormendo nel parcheggio di un Walmart.
Manhattan in fiamme
di Betsy Golden Kellem su The Atavist Magazine
Prima dell’insurrezione del 6 gennaio 2021, ci furono gli incendi del 25 novembre 1864, quando violenti cospiratori antigovernativi seminarono il caos nella città di New York.
La vera storia dietro una delle foto più iconiche di Washington
di Marissa J. Lang sul Washington Post
La tavola apparecchiata, la tovaglia bianca, la foschia del primo mattino e dodici sedie dallo schienale color oro attendevano i commensali. Il 19 luglio 1974, una dozzina di amici si riunirono al National Mall per fare colazione. Indossavano abiti elegantissimi, hanno mangiato ostriche e bevuto champagne, e ballato mentre un quartetto d’archi suonava all’ombra del Lincoln Memorial. Questa foto è entrata negli annali, ma nessuno conosceva tutta la storia finché la figlia del fotografo che la scattò non ha incontrato uno dei commensali dopo quasi cinquant’anni.
Una doppia vita: un calciatore professionista era, in realtà, uno dei più importanti boss del traffico di cocaina
di Kevin Sieff sul Washington Post
Secondo gli investigatori latinoamericani, statunitensi ed europei, Sebastián Marset è stato uno dei trafficanti di droga più importanti del Sud America e una delle figure chiave dietro l’ondata di cocaina arrivata in Europa occidentale. Invece di nascondersi dalle autorità, ha usato la sua fortuna per acquistare e sponsorizzare squadre di calcio, dopo essere stato lui stesso un giocatore professionista. Gli investigatori hanno affermato di aver appreso che stava utilizzando quelle squadre per aiutare a riciclare milioni di proventi della droga.
L’espresso italiano è davvero un buon caffè?
di Francesco Maselli su Campanili
È un rito ormai parte dell’identità del paese, ma gli italiani non ne sanno quasi nulla. Un’indagine.
Francesco Maselli è autore del libro L’Italia ha paura del mare. Reportage e saggi dai confini della Penisola, pubblicato dalla nostra casa editrice NR edizioni
L’ultima volta che ho visto Enzo Baldoni
di Giacomo Papi su Il Post
Il giornalista, pubblicitario e volontario della Croce Rossa fu rapito e ucciso vent’anni fa in Iraq. Questo è il racconto del suo incredibile viaggio e delle cose buone che riuscì a fare in soli venti giorni, ma che l’Italia non ha riconosciuto.
La mia famiglia e gli altri nazisti
di Martin Pollack sul Guardian
Mio padre ha fatto cose terribili durante la seconda guerra mondiale, e gli altri miei parenti sono stati altrettanto impenitenti. Ma è stato solo quando avevo quasi cinquant’anni che ho iniziato a confrontarmi con questo oscuro passato.
Una nave maledetta e il destino del suo oro inabissato
di Lauren Collins sul New Yorker
Nel 1746, la Prince de Conty affondò al largo delle coste francesi. Com’è possibile che il suo carico più prezioso sia finito nelle mani di una coppia di pensionati della Florida?
Il laboratorio del DNA che ha trovato la soluzione a centinaia di casi irrisolti
di Michael Hardy sul Texas Monthly
Othram è una startup di genealogia genetica forense le cui innovazioni nella tecnologia del DNA stanno aiutando le forze dell’ordine a identificare i cadaveri e a risolvere omicidi e stupri vecchi di decenni.
Il tennis è lo sport del futuro?
di Kevin Nguyen su The Verge
Tecnologia, scommesse e investimenti esteri: gli ingredienti sui quali sta scommettendo l’industria dietro questo sport.
Il più grande atleta olimpico di tutti i tempi?
di Michele Pelacci su L’Ultimo Uomo
La grande storia di Mijain Lopez Nuñez, il primo a vincere cinque ori consecutivi in uno stesso evento individuale.