È sempre tutto sotto processo | 10 - 16 ottobre 2025
Le migliori long read dall’Italia e dal mondo
L’Aia sotto processo
di David D. Kirkpatrick sul New Yorker
La Corte penale internazionale, nata nel 2002 dopo i massacri in Ruanda e nei Balcani per perseguire crimini di guerra e contro l’umanità, ha emesso in vent’anni meno di quaranta mandati, spesso contro leader africani, attirandosi accuse di punire i deboli e risparmiare i potenti (125 stati aderiscono al trattato che riconosce la Corte, ma tra questi non figurano Stati Uniti, Russia, Cina e Israele). Con l’elezione del procuratore britannico Karim Khan nel 2021, la Corte ha cercato nuovo slancio. Ex alto funzionario ONU, Khan ha promesso giustizia uguale per tutti e, nei suoi primi tre anni, ha ottenuto oltre quaranta nuovi mandati, tra cui quelli contro Vladimir Putin, i leader di Hamas e, per la prima volta, contro un alleato degli Stati Uniti: il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, accusati di crimini di guerra a Gaza. La decisione ha scatenato una bufera diplomatica e interna, rafforzata dalla personalità impetuosa del procuratore, descritto come brillante ma prepotente. Mentre cercava di rilanciare l’immagine della Corte, Khan è ora coinvolto in uno scandalo che rischia di comprometterne la credibilità. Un grande reportage.
Il “cambiamento antropologico” in corso in Venezuela
di Anne Applebaum su The Atlantic
Alla fine dello scorso anno, l’opposizione democratica del Venezuela decise di scegliere congiuntamente una figura capace di sfidare Nicolás Maduro, l’autocrate a capo del paese, in un’elezione che si preannunciava violenta e ingiusta. Centinaia di migliaia di persone, appartenenti a diversi partiti politici, hanno votato alle primarie organizzate in tutto il Venezuela e nelle comunità di esuli all’estero. Pur rischiando molestie e arresti, molti hanno messo a disposizione le proprie case e i propri uffici per rendere possibile il voto. Altri hanno atteso per ore, in parchi e piazze, per scegliere la vincitrice: María Corina Machado. La sua carriera iniziò più di vent’anni fa, quando fondò un gruppo di monitoraggio elettorale; da allora ha ricoperto il ruolo di deputata dell’Assemblea nazionale, di leader di partito e di voce costante a favore delle sanzioni internazionali contro il regime. La leadership venezuelana ha risposto, negli anni, accusandola ripetutamente di cospirazione, tradimento e frode, arrivando persino a proibirle di lasciare il paese.
Oggi María Corina Machado ha vinto il Premio Nobel per la Pace.
Come una rivoluzione della Gen Z è sfuggita di mano
di Hannah Beech sul New York Times
I giovani del Nepal si sono scagliati contro la corruzione e le disuguaglianze nel loro paese. Ma dicono di non aver previsto il bagno di sangue, gli incendi e la caduta del governo che ne sono seguiti. Un reportage.
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I profondi legami tra Twitter e l’Arabia Saudita
di Jacob Silverman sul Guardian
L’investimento saudita in Twitter, con l’acquisto della piattaforma da parte di Elon Musk, ha accresciuto la sua influenza nella Silicon Valley, mentre nel paese è stato usato per mettere a tacere i critici del regime. Un’inchiesta.
Lo stile di dibattito che ha spinto il movimento di Charlie Kirk
di Ken Bensinger e Charlie Smart sul New York Times
Charlie Kirk sarà forse ricordato soprattutto per il modo in cui discuteva in pubblico. Uno dei pilastri della sua solida base di seguaci conservatori erano i suoi tour semestrali nelle università di tutto il Paese. Per ore, si sedeva sorridente su una sedia pieghevole e invitava studenti e pubblico a fare ciò che lui definiva: “Dimostratemi che ho torto”.
Affrontando temi incendiari come l’aborto e i diritti delle persone trans, Kirk generava contenuti perfetti per costruire il suo marchio sui social media. Clip selezionate che mettevano in risalto le sue “vittorie”, accompagnate da didascalie in cui veniva descritto mentre “distruggeva” i liberal, hanno raccolto decine di milioni di visualizzazioni su TikTok, YouTube e Instagram.
Dopo il suo assassinio, Kirk è stato celebrato – soprattutto a destra, ma anche da alcuni che non condividevano le sue idee – come un difensore della libertà di parola e un interrogatore di opinioni che attraversavano tutto lo spettro politico.
Questa indagine ha esaminato più di cinquanta delle sue discussioni, a partire dal 2017, e gli autori ne hanno discusso con quattro coach di dibattito e docenti universitari.
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Brigitte Macron: nel labirinto di una cospirazione di successo
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La storia di “Brigitte Macron nata uomo” mi era parsa fin da subito una di quelle cospirazioni totalmente folli di internet. Così disturbante da aver per lungo tempo evitato l’argomento, e a me le teorie della cospirazione – confesso – piacciono molto. Mi piacciono perché le considero di grande intrattenimento: storie ben congegnate che forniscono una cornice semiotica a persone e gruppi sociali in cerca di risposte alternative.
Come la folle teoria del complotto di Candace Owens ha inserito un cuneo nelle crepe di uno storytelling apparentemente perfetto, a prescindere se vincerà o perderà in tribunale.
Beat and Love è un progetto editoriale di Laura Fontana, prodotto da NightReview e NR edizioni. Fenomenologia online e sociologia digitale, content economy e pop culture, piattaforme social e shitstorm. Iscriviti alla newsletter.
Il prompt che potrebbe porre fine al mondo
di Stephen Witt sul New York Times
Un’IA distruttiva, come una bomba nucleare, è ormai una possibilità concreta; la vera domanda è se qualcuno sarà abbastanza sconsiderato da costruirla. Un saggio straordinario.
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Nel nome del figlio
di su
E la sera cosa succede? Quando si ritrovano a fine giornata in un casa magari silenziosa e il figlio è lontano, in un paese straniero, sotto i riflettori del mondo? Forse si chiederanno, come facciamo noi, operai più umili nella vigna della genitorialità, come sta davvero il ragazzo, se è tranquillo, se è pronto ad affrontare la sfida che avrà l’indomani, se e come potranno aiutarlo per lenire il dolore della sconfitta subita. Forse cercheranno di interpretare quella smorfia che un cameraman ha ritratto durante una pausa di gioco, proveranno a leggere il moto di rabbia, a giustificare la racchetta spaccata, a capire i motivi del cedimento nel game decisivo. I replay, ai loro occhi, sono qualcosa di completamente diverso.
Ci sono mille modi di essere genitori, e mille modi di essere genitori di tennisti. C’è una traccia di Mike Agassi in ciascuno di noi, con varie gradazioni.
Ritratti, reportage, approfondimenti e saggi personali firmati da autori diversi per ogni numero: Mezza Riga è una newsletter di giornalismo letterario sul tennis. Curata da Simone Spetia, prodotta da NightReview e NR edizioni. Iscriviti alla newsletter, è gratuita.
Petrolio, politica e mucche morte in una piccola contea del Texas
di Mitch Moxley su Rolling Stone
Una serie di presunti furti di bestiame fa emergere un lungo e tortuoso mistero su una dinastia familiare che domina una delle contee più ricche degli Stati Uniti. Una storia eccellente.
Per approfondire, suggeriamo Dio salvi il Texas. Viaggio nel futuro dell’America, un libro di Lawrence Wright, vincitore del Premio Pulitzer, pubblicato dalla nostra casa editrice NR edizioni
Hanno potuto vivere nel lusso. Poi è arrivata la clausola in piccolo
di Amy X. Wang sul New York Times Magazine
Il sistema “Compra ora, paga dopo” ha creato una nuova, frenetica cultura del consumo – e intrappolato gli utenti in un vortice di debiti.